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Black Hat Seo, posizionamento su Google…ma come?

Black Hat Seo ovvero Search Engine Optimization dal cappello nero, perché nei film western sonosolitamente  i cattivi ad indossare un cappello nero. Con questa sigla vengono contraddistinte una serie, piuttosto numerosa, di tecniche per il posizionamento nei motori di ricerca. Lontane dalle linee guida se non addirittura illecite.

Tra le più note ci sono sicuramente l’uso di parole chiave o link nascosti, perché dello stesso colore dello sfondo della pagina, probabilmente uno dei primissimi sistemi black hat, ma ancora oggi molto utilizzato.

Così come l’uso del Keyword Stuffing, ovvero l’aumentare in modo considerevole la quantità di parole chiave all’interno dei testi di ogni singola pagina web. GatewayDoorway sono le pagine senza un contenuto particolare, create con il solo scopo di essere indicizzate nei search engine. Con Cloacking, invece, si intende una pagina studiata appositamente per il motore di ricerca, con una struttura differente da quella che invece vedranno gli utenti.
Tra le nuove metodologie di black hat ricordiamo il Desert Scraping, che consiste nel recuperare testi non più indicizzati da Google, per poi riutilizzarli.

posizionamento siti web joomla
posizionamento siti web joomla

Da non dimenticare anche la pessima abitudine di fare spam, inondando di link social network ( in particolare Digg, Facebook e Flickr), forum e blog.
Perché sfruttare queste tecniche fraudolente?
Lo scopo è semplice, vengono utilizzate nel tentativo di stare tra le prime posizioni delle SERP, velocizzando anche il posizionamento nei motori di ricerca. Queste tecniche nascono inizialmente per promuovere siti non del tutto leciti, ma sono ora troppo spesso sfruttate da altre tipologie di progetti realizzati anche con l’uso di Joomla. In particolare vengono impiegate quando si procede alla creazione di un network di micrositi o blog satellite, contenenti il link a quello principale.
Il rischio che si incorre nel voler percorrere questa strada, è ovviamente quello di ottenere i risultati contrari.
Perdere credibilità agli occhi dell’utenza e posizioni nell’indicizzazione dei motori di ricerca, Google in primis.

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