Il Governo italiano ha un termine massimo che è quello legato alla fine legislatura, nel 2018 ma il Premier non dorme certo sonni tranquilli con la situazione politica attuale. Molte incognite gravano sul suo Governo: intanto Renzi che non ha più alcuna carica, non è Premier e nemmeno più segretario del Partito di maggioranza eppure continua a tirare i fili del Governo, dando input sul modo di agire, anche al Ministro dell’Economia che cerca in qualche modo di far valere il suo peso ma, di fatto, deve sottostare al burattinaio.
Renzi riuscirà a staccare la spina al Governo Gentiloni e lo vuole veramente fare? Non sembra averne tanta convenienza, tanto gli italiani sanno benissimo o che il Premier ufficiale è Gentiloni ma quello reale continua ad essere l’uomo di Rignano sull’Arno. Dall’altra parte c’è Angelino Alfano che ha dichiarato il sostegno al Governo Gentiloni, con la formazione politica appena creata, al posto di Nuovo Centro Destra, a patto che non vi siano virate verso sinistra. Alfano prende le distanze dal Centro destra, a sua opinione troppo spostato a destra dalle posizioni di Salvini ma nemmeno vuole legarsi troppo ad un Governo marcatamente di sinistra.
Il tema dei Voucher è spinoso, dal momento che proprio Alfano non vuole perdere un certo consenso da parte del mondo imprenditoriale che non vede bene l’abolizione dei Voucher e Alternativa popolare sta pensando alla possibilità di non votare il provvedimento di revoca dei Voucher deciso da Gentiloni per far naufragare i referendum della CGIL. L’Economia italiana ha bisogno di stabilità politica, quella che il Governo Gentiloni sembra non essere in grado di assicurare.