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Incidenti stradali e colpo di frusta: tipologie, e gravità dei danni

colpo-di-frustaSempre più frequentemente si segnalano incidenti stradali con traumi di natura variabili, tra i contusi della strada infatti non è facile poter specificare una sindrome capace di prevalere sull’altra a causa di tutta una serie di fattori multipli che agiscono sugli individui tali da rendere impossibile prevederne a priori le complicazioni, eppure secondo recenti studi e sondaggi, la scarsa tendenza nel mantenere una corretta postura al volante, pur con l’obbligatorietà della cintura di sicurezza introdotta dal codice della strada, a prevalere sono le conseguenze dei colpi alla testa con il cosiddetto “colpo di frusta”.

Il termine rappresenta un espressione data 1928, attribuibile all’ortopedico Crove che andava a sottolineare con questa singolare terminologia la distorsione del rachide cervicale, col tempo sia nel linguaggio medico che soprattutto comune ha assunto un connotato di utilizzo diretto per andare ad indicare quel tipo di sindrome, semplificando la comprensione del problema, nonostante le persone continuino ad associare alla parola più i sintomi ed i problemi correlati che gli effetti danni, patologicamente parlando, corrisposti alla cervicale dal trauma indotto. Cercando di fare chiarezza, il COLPO DI FRUSTA andrebbe inteso coi termini, più adeguati, di “trauma da iperestensione/iperflessione”, oppure “lesione da contraccolpo“, ed in alternativa trauma da accelerazione/decelerazione” facendo riferimento, come evidente, proprio alle tipologie di traumi indotti dagli incidenti stradali, sebbene tali evenziene insorgono anche in seguito a movimenti scorretti del capo ed improvvisi, andando ad abbattere i limiti fisiologici della struttura articolare.

Nel caso degli incidenti stradali il tamponamento, a seconda del tipo di urto, accelerazione e posizione, spinge il corpo secondo la linea di forza dominante facendo propendere il collo, in quel caso rilassato, per inerzia nella medesima direzione provocando quel tipo d’iperestensione improvvisa che causa il problema, la cui gravità è tanto maggiore quanto alta è la velocità al momento dell’evento, e lo sarà anche in caso di mancanza di poggiatesta, airbag oppure vicinanza con volante o parabrezza con conseguente urto diretto contro tali elementi.

In questi casi prima di procedere con qualsiasi trattamento, tenendo conto che la diagnosti medica è l’unico elemento certo per poter conoscere il grado di complessità e le possibilità di trattamento del colpo di frusta, è opportuno sapere come questo venga classifica in cinque diversi gradi variabili da un numero da 0 a 4 seguendo il seguente schema:

  • Grado 0:  nessun disturbo o segni fisici  al collo
  • Grado 1:  nessun  segno fisico, ma dolore e rigidità o iperestesia del collo
  • Grado 2:  evidenti disturbi e segni specifici al collo a livello muscolo-scheletrico
  • Grado 3:  evidenti disturbi e segni specifici al collo a livello neurologico
  • Grado 4: evidenti disturbi e segni specifici al collo come frattura o lussazione.

In tali casi solo esami diagnostici quali TAC e risonanza magnetica, ma anche le radiografie, possono fornire il giusto supporto valutativo identificando opportunamente l’eventuale coinvolgimento di struttura nervoso, oppure la limitazione delle sole aree muscolari, fornendo una giustificazione al dolore che può insorgere, pur in presenza di danno, in modo postumo, aspetto che rappresenta ugualmente un allarme con conseguente valutazione presso uno specialista per essere certi della gravità dei danni subiti.

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