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Differenze culturali e di sviluppo tra musica italiana ed estera

itaLa buona musica italiana rappresenta uno standard qualitativo invidiato da tutto il mondo, tanto da spingere le case discografiche estere a cercare di emulare nel tempo il meccanismo di sviluppo e creazione delle sonorità e dei brani che hanno fatto la storia nazionale, ed internazionale, cercando di sviscerare il contesto per poterne comprendere i vari elementi di stimolo. Il risultato che odiernamente è possibile ammirare in artisti americani e britannici, dall’alto del potere della lingua anglosassone come lingua comune e maggiormente parlata, è stato quello di figure artistiche sempre più propense alla personalizzazione della propria musica con lo stile tipico del cantautore che fonda le proprie radici nella musica italiana più che in qualsiasi altra tipologia musicale, sebbene l’emulazione non abbia portato ai medesimi risultati ed il processo sia ancora agli albori dal conseguire i risultati sperati.

La musica italiana ha infatti sempre rappresentato, pur in mancanza di quell’esportazione che gli italiani hanno inviato ad artisti di altre nazionalità, qualcosa che invece gli artisti esteri avrebbero voluto possedere nel proprio repertorio affermandosi in patria prima che in qualsiasi altra nazione, un principio che da tempo ha spinto britannici ed americani, ma anche latini in generale, nel promuovere la propria musica prima in Italia che in qualsiasi altro paese il tutto grazie al contesto del Paese che favorisce la musica del cantautore e permette a personalità dotate di talento di potersi imporre in poco tempo.

Tra gli elementi chiave per il successo, che ha permesso nel tempo alla musica italiana di essere quel tipo di settore che conosciamo oggi, spicca la fedeltà del popolo e la tradizione nell’ascoltare e vivere la musica attraverso le tante manifestazioni, ed occasioni, dal vivo dove gli artisti non mancano di esporre i propri lavori spesso revisionandoli in base alle risposte del pubblico, crescendovi insieme al punto da capire subito cosa effettivamente sia ricercato e cosa invece no, conseguendo rapidamente i risultati e quel percorso di maturazione che conduce alla grandezza ricercata dall’artista. Tali elementi, proprio della cultura italiana, sono purtroppo assenti altrove, dove la musica viene interpretata e vissuto in modo diverso, analogamente valido ma non tale da fornire i medesimi risultati tipici della musica italiana che semplificano, utilizzando impropriamente il termine, la vita lavorativa agli artisti italiani rispetto ai colleghi esteri nelle medesime terre natie che devono puntare su strategie diverse per potersi affermare, ovviamente tralasciando la qualità ed il contenuto dei testi che scemano l’interesse collettivo verso sonorità più semplici da assimilare e prossime al consumismo sfrenato.

Molti degli elementi espressi ed esposti, seppur complessi da comprendere, rappresentano meccanismi chiave, diversi da nazione a nazione, che consentono alla musica di nascere e crescere tra gli utenti finali modellando, in base alle risposte ed alle tendenze culturali, il modo di svilupparla e ciò proprio per la musica italiana ha favorito, grazie anche alla storia culturale del Paese, la nascita di moltissimi cantautori e scrittori capaci di sviluppare dei veri e proprio capolavori invidiati e perenni nel tempo, non consoni a stili commerciali ma al cuore del cliente.

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