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Che cos’è il CNEL: guida e approfondimento in attesa del referendum costituzionale

Referendum si, referendum no, senato si, senato no ma tutti si dimenticano del CNEL nel referendum costituzionale, il Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro che verrà abolito perché considerato ormai inutile, o almeno in grado da poter essere sostituito o inglobato in altri enti. Si tratta di una notizia che non viene affatto pubblicizzata e che quindi è giusto approfondire, perché quando si voterà è bene sapere in toto per ciò che ci si esprime o non solo in parte.

CNEL: cosa prevede il referendum

Il referendum costituzionale che si voterà a dicembre prevede, tra le altre cose, la cancellazione dell’articolo 99 della costituzione italiana, ovvero l’articolo che istituzionalizza il CNEL e che il Governo Renzi vuole assolutamente rimuovere anche de jure come sta già facendo de facto imputando il Consiglio nazionale dell’Economia e del lavoro come una delle espressioni della cattiva amministrazione della res publica. Quello che potrebbe essere l’ex articolo 99 spiega infatti come è composto il CNEL e le funzioni che questo svolge, tra le quali quella di iniziativa legislativa e quella consultiva come organi di supporto alle camere.

Assieme alla riforma sostanziale del Senato e all’abolizione delle province, gli italiani saranno anche chiamati a votare per l’abolizione del CNEL, non potendo assolutamente scegliere se essere d’accordo con una sola o su due dei tre quesiti proposti, perché il referendum costituzionale non lo prevede, lasciando il cittadino, come spesso accade, inerme contro le decisioni della cosa pubblica.

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro: il ruolo costituzionale

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, abbreviato dall’acronimo CNEL, è un organo costituzionale previsto dall’articolo 99 e creato il 5 gennaio del 1957 per fornire consulenza al parlamento per problemi economici e leggi rilevanti in ambito economico-finanziario. Si tratta quindi di un organo consultivo non proprio superfluo dato che l’economia incide fortemente sulla vita di ogni cittadino. Tra le sue funzioni c’è anche quella propositiva, ovvero può proporre dei progetti di legge al parlamento, anche se questo ‘potere’ non è mai stato largamente utilizzato preferendo quello consultivo. Il CNEL è formato da 64 consiglieri, 8 dei quali sono nominati direttamente dal Presidente della Repubblica, 2 dal Presidente del Consiglio, e gli altri 48 provengono dai rappresentanti delle maggiori categorie produttive in campo di beni e servi sia in abito pubblico che in ambito privato. Ogni componente rimane in carica per 5 anni. Il Capo dello Stato e il Capo del Governo, scelgono i loro membri in base alle competenze di questi in ambito giuridico, economico e sociale.

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