Referendum si, referendum no, senato si, senato no ma tutti si dimenticano del CNEL nel referendum costituzionale, il Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro che verrà abolito perché considerato ormai inutile, o almeno in grado da poter essere sostituito o inglobato in altri enti. Si tratta di una notizia che non viene affatto pubblicizzata e che quindi è giusto approfondire, perché quando si voterà è bene sapere in toto per ciò che ci si esprime o non solo in parte.
CNEL: cosa prevede il referendum
Il referendum costituzionale che si voterà a dicembre prevede, tra le altre cose, la cancellazione dell’articolo 99 della costituzione italiana, ovvero l’articolo che istituzionalizza il CNEL e che il Governo Renzi vuole assolutamente rimuovere anche de jure come sta già facendo de facto imputando il Consiglio nazionale dell’Economia e del lavoro come una delle espressioni della cattiva amministrazione della res publica. Quello che potrebbe essere l’ex articolo 99 spiega infatti come è composto il CNEL e le funzioni che questo svolge, tra le quali quella di iniziativa legislativa e quella consultiva come organi di supporto alle camere.
Assieme alla riforma sostanziale del Senato e all’abolizione delle province, gli italiani saranno anche chiamati a votare per l’abolizione del CNEL, non potendo assolutamente scegliere se essere d’accordo con una sola o su due dei tre quesiti proposti, perché il referendum costituzionale non lo prevede, lasciando il cittadino, come spesso accade, inerme contro le decisioni della cosa pubblica.