Alcuni dei reperti andati distrutti risalirebbero al settimo secolo avanti Cristo, reperti che non sarà più possibile recuperare. Una quantità di danni davvero ingente, che l’archeologa irachena Lamia al Gailani ha definito appunto come un “danno incalcolabile”, “patrimonio non sono dell’Iraq, ma del mondo intero”. Questo ennesimo attentato arriva a distanza di soli 4 giorni dal bombardamento della Biblioteca Pubblica di Mosul, dove venivano conservati diversi libri rari e manoscritti. Uno scempio che ci si augura possa avere presto fine.