Una delle cause, sottolinea la Banca d’Italia, è da attribuire alla mancata crescita di PIL, che specialmente nel periodo di crisi non permette alle aziende di investire nel campo occupazionale, offrendo al massimo contratti flessibili e precari a dipetto di posizioni più stabili. Ci si auspica che ben presto si riesca a far ripartire l’economia italiana così come le grandi nazioni Europee stanno cercando di fare con buoni risultati.