Bottiglie rotte lanciate contro i poliziotti, scritte sui monumenti, bombe carta nella fontana della Barcaccia. Questi sono soltanto alcuni degli atti vandalici realizzati dai tifosi olandesi. E a nulla era servito il divieto imposto dal prefetto di vendere alcolici fino alle ore 24, divieto che è stato ampiamente ignorato dai vari locali della città.
È stato addirittura necessario un intervento della polizia per cercare di ristabilire, quanto meno in parte, la situazione.
23 sono stati gli arresti realizzati dalle forze dell’ordine. Relativamente pochi rispetto i 6 mila tifosi che dovevano assistere alla partita, ma sufficienti affinché venisse messo in chiaro che il nostro paese non è una pattumiera in cui ciascuno è libero di fare ciò che vuole.
Alcuni dei tifosi arrestati dovranno rispondere di una serie di reati, quali rissa, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e distruzione di monumenti. Altri invece, sono stati condannati al pagamento di una multa piuttosto salata, che ammonta a circa 45 mila euro.
L’ambasciata olandese, intanto, si difende dichiarando che non tutti i tifosi olandesi appartengono a questa categoria. I tifosi incriminati, infatti, erano soltanto un gruppo di 100-200 persone che hanno manifestato un comportamento “disdicevole”, ma che “la polizia italiana è riuscita a gestire in modo adeguato”.