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Yara: Un’altra prova inchioda Bossetti.

indexNon bastava solo il Dna trovato sugli slip e sui leggins di Yara Gambirasio, la ragazzina uccisa a tredici anni nel Novembre del 2010. Questa volta anche altre prove sembrano andare ad inchiodare Bossetti, nonostante lui continui imperterrito a dichiarare la sua innocenza.

Già qualche giorno fa, le indagini effettuate sul computer di Bossetti, avevano messo in evidenza la sua tendenza a cercare su google argomenti come “tredicenni rosse vergini”, ma la prova schiacciante che sembrerebbe non lasciare spazio ad altri dubbi, è quella che è stata dichiarata dalla giornalista del quotidiano “La Stampa”, Grazia Longo. Secondo le ultime scoperte, infatti, tracce del tessuto del sedile del furgone di Bossetti sarebbero state trovate sul corpo di Yara. La ragazza sembra, quindi, essere effettivamente salita su quel furgone quella fatidica sera del 26 Novembre, ma la domanda che sembra ancora affliggere tutti è: “In che modo un uomo come Bossetti è riuscito a convincere una ragazzina tredicenne a salire sul furgone insieme a lui? C’è ancora qualcos’altro che bisogna sapere?”.
Tanti sono ancora gli interrogativi che devono avere una risposta, ma i continui risultati che si stanno ottenendo, fanno pensare di essere sulla strada giusta e forse a breve si potrà mettere la parola fine a questa tragica vicenda.

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