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Prestiti Personali Online Febbraio 2017, i migliori finanziamenti INPS e INPDAP per pensionati

Anche per questo mese di febbraio 2017 il noto Istituto Nazionale della Previdenza Sociale propone una serie di offerte di prestiti personali rivolti soprattutto ai pensionati. In seguito alla crisi economica che ha colpito il nostro paese, è proprio questa categoria ad averne risentito maggiormente. Ciò nonostante non tutti i titolari di un trattamento pensionistico possono richiedere uno dei tanti finanziamenti messi a disposizione dai vari enti accreditati e dalle compagnie di credito. Ma scopriamo a seguire quali sono i requisiti necessari per chiedere prestiti e cosa offrono i finanziamenti dell’INPS.

Prestiti Personali per pensionati INPS: come richiedere e quali sono i requisiti necessari

Tra i principali istituti accreditati ad erogare prestiti personali sia ai dipendenti statali che ai pensionati, rientra indubbiamente l’INPS. Quest’ultimo a partire dal 1° gennaio del 2012 ha assorbito l’ente pubblico INPDAP ed ha messo a disposizione un’ampia scelta di tipologie differenti di finanziamenti a tassi agevolati. Il noto Istituto di Previdenza Sociale italiana riserva questo servizio a tutti i pensionati pubblici regolarmente iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici INPS mentre per chi fa parte di altre amministrazioni dovranno essere registrati al Fondo Credito. Potranno usufruire dei prestiti anche gli ex dipendenti delle Poste Italiane e quelli presenti nel registro della Gestione Assistenza Magistrale (ex ENAM). Ciò nonostante ci sono alcune categorie che non possono richiedere finanziamenti e sono: chi riceve assegni mensili per l’assistenza agli anziani per inabilità, coloro che possiedono pensioni e assegni sociali, ricevono assegni al nucleo familiare, assegni di assegni di sostegno al reddito. Inoltre non potranno farne richiesta i titolari di prestazioni di esodo (come stabilito dall’ex art.3, commi da 1 a 7 della Legge n.92 del 2012) e gli invalidi civili.

A rilasciare il prestito sarà direttamente l’INPS e verrà poi rimborsato grazie ad un addebito automatico sulla pensione di chi ne ha fatto richiesta. L’importo del piccolo finanziamento potrà avvenire sia in contanti, rilasciati dalla banca cassiera dell’ente, e sia tramite accredito sul conto corrente bancario o postale del pensionato. La procedura prevede che tutti gli stipulanti, dopo aver scelto la compagnia di credito o la banca che soddisfi maggiormente le loro esigenze, dovranno attendere che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale accetti la pratica. Successivamente sarà l’INPS a versare la quota stabilita che verrà ritenuta dalla pensione. Il pensionato dovrà inoltre avere obbligatoriamente una copertura assicurativa in caso di premorienza. Il richiedente dovrà poi per prima cosa richiedere il documento di cedibilità della pensione che attesti la cifra massima della rata del prestito. Questo modulo si trova sul sito ufficiale dell’INPS alla sezione modulistica o si può richiedere presso gli sportelli di qualsiasi sede dell’Istituto di Previdenza Sociale. Quest’ultimo ha inoltre sottoscritto diverse convenzioni con molte banche presenti in tutta Italia così da tutelare i pensionati e garantire loro tassi più agevolati rispetto ad altri. Il finanziamento non potrà avere una durata superiore ai dieci anni.

I migliori finanziamenti per pensionati INPS e INPDAP

Tra i migliori finanziamenti per pensionati INPS troviamo il Piccolo Prestito Gestione Pubblica che viene concesso direttamente dall’Istituto. La cifra che si può richiedere va da una a quattro mensilità della pensione, con rimborsi tra 12 e 48 mesi. Per ottenere un Piccolo Prestito, non è necessario indicare che cosa si farà con l’importo richiesto, proprio perché si tratta di una cifra limitata, a differenza di tutti gli altri tipi di prestiti.

Spesso poi tra i prestiti per i pensionati la scelta ricade sulla cessione del quinto vista la semplicità con la quale avviene il rimborso, tramite l’addebito diretto sul piano pensionistico del richiedente. La rata mensile trattenuta non dovrà però essere superiore ad un 1/5 della cifra percepita in busta paga, ovvero il 20% della pensione al netto delle ritenute. A regolamentare questa tipologia di prestito è la legge n.80 del 14 maggio 2005 a cui poi è stato integrato un regolamento specifico rilasciato nel febbraio 2007 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il prestito con cessione del quinto offre una garanzia tale da renderlo facilmente erogabile dalle compagnie di credito e dalle finanziarie.

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