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Nuovo Governo Tecnico 2017

Nuovo Governo Tecnico 2017: che cos’è e come funziona, vantaggi e svantaggi previsti

All’indomani del recente referendum costituzionale, che ha chiuso i battenti decretando una vittoria quasi schiacciante del fronte del No, Matteo Renzi non ha potuto fare altro che rassegnare le dimissioni e rinunciare alla carica di Presidente del Consiglio.  Ciò che ne è seguito è stato un breve momento di stasi terminato con la proclamazione del nuovo governo tecnico 2017 guidato da Paolo Gentiloni, ex ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale della precedente legislatura. Tuttavia, prima di intravedere quali saranno gli scenari futuri relativi alle manovre e alle riforme in fase di valutazione, occorre fare un focus su quello che è il governo tecnico in sé, e sul suo preciso funzionamento all’interno di un ordinamento democratico.

Nuovo Governo Tecnico 2017: che cos’è e come funziona. I vantaggi di questa scelta istituzionale

Il sistema parlamentare italiano conduce, di norma, alla creazione di quelli che possono essere definiti governi politici, ovvero un esecutivo scelto dalla maggioranza parlamentare eletta, a sua volta, dal’elettorato. Attraverso il mantenimento di una fiducia reciproca, il governo in question esegue ciò che gli compete cercando di trovare, di volta in volta, degli accordi istituzionali che ammorbidiscano le pretese riottose della minoranza. Qualora la fiducia venga meno, o l’esito di una specifica manovra non abbia prodotto i risultati sperati, il governo politico decade o non si forma, costringendo quindi maggioranza e minoranza a trovare una soluzione d’emergenza avente, come scopo principale, l’ottimizzazione dei tempi previsti per formare un nuovo esecutivo politico. Quindi, cos’è e come funziona il governo tecnico? Esso è composto da un presidente del consiglio e da ministri che verranno scelti in funzione delle loro competenze tecniche; ciò è fondamentale per esercitare la decisione fondamentale su alcuni programmi in corso d’opera, a prescindere dalle divergenze fra le varie forze politiche. Insomma, i vantaggi dietro questa scelta istituzionale ci sono eccome.

Governo Gentiloni, gli svantaggi previsti: riforma pensioni a rischio?

Sebbene il neonato Governo Gentiloni sia ancora agli inizi, non mancano le indiscrezioni circa la fattibilità o meno di determinati accorgimenti istituzionali i cui riflessi influenzeranno, in un modo o nell’altro, l’andamento futuro della società italiana. Per quanto blindata, quindi, la riforma pensioni potrebbe essere privata di quelle ulteriori spese previdenziali che i precedenti emendamenti avevano ottenuto a furor di popolo. Gli svantaggi previsti in tal senso non dovrebbero pregiudicare i benefit fin qui ottenuti; tuttavia, occorre tenere d’occhio l’evolversi della faccenda per comprendere meglio la reale incidenza di questo esecutivo provvisorio.

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