Francia, disastro aereo Germanwings

Un aereo di linea low cost della Germanwings del gruppo Lufthansa si è schiantato contro una montagna nei pressi di Barcelonette, in Francia meridionale. L’aereo è partito alle 9:55 da Barcellona ed era diretto a Dusseldorf. L’Airbus A320 è scomparso dal radar alle 10:51. L’aereo sarebbe salito a 9 mila metri e sarebbe sceso in otto minuti a più o meno 2 mila metri quando il segnale è scomparso. La Direzione generale dell’aviazione civile francesce ha precisato: “E’ il controllo aereo che ha deciso di lanciare l’allarme perchè non aveva più alcun tipo di contatto, né con l’equipaggio né con l’aereo“. Non risulta, quindi, nessuna comunicazione di emergenza inviata dai piloti. Il pilota lavorava nella compagnia da più di 10 anni e aveva all’attivo più di 6.000 ore di volo sugli A320. Sul disastro indaga la procura di Marsiglia. Il premier della Francia Manuel Valls ha affermato che nessuna ipotesi può essere esclusa, anche se per il momento non ci sono gli indizi per sospettare un attacco terroristico.

 

Sfortunatamente ci sono pochissime speranze di trovare qualcuno vivo delle 150 persone (144 passeggeri, quattro membri dell’equipaggio e due piloti) presenti a bordo. Il premier francese ha reso noto che gli elicotteri che si sono potuti appoggiare sulla zona del disastro, hanno constatato che sono presenti solo vittime. Però poco fa, il responsabile della gendarmeria della regione provenza David Galthier ha affermato che “sarebbe stato avvistato un corpo che si muove” nei pressi del relitto dell’aereo. Secondo le fonti governative di Madrid gli spagnoli sul volo erano 45 e forse 67 i tedeschi, 29 turchi e un belga. La Germanwings assicura che “sarà fatto tutto il possibile per chiarire l’accaduto”. La Lufthansa ha comunicato il dispiacere tramite Il Ceo Carsten Sporh: “Non sappiamo ancora cosa sia successo al volo 4U9525. La mia vicinanza alle famiglie e amici dei passeggeri e dell’equipaggio. Se le nostre paure fossero confermate, sarebbe un giorno buio per Lufthansa. Speriamo di trovare sopravvissuti”.