La data del 14 Gennaio potrebbe segnare una svolta epocale per la casa automobilistica Torinese: gli operai dello stabilimento di Mirafiori succederanno a quelli di Pomigliano per accettare o meno il nuovo contratto che la Fiat ed i sindacati hanno stabilito alla fine dello scorso anno.
Ma la tensione è alta a Torino, anche per le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato della Fiat Sergio Marchionne che è pronto ad investire altrove (America) se l’esito del referendum dovesse essere a favore dei no; i lavoratori non ci stanno e protestano anche in modo pesante ed offensivo nei confronti della dirigenza Fiat.