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Candidarsi ad un’offerta lavorativa: i consigli degli esperti

Come ci si candida ad un’offerta lavorativa per via telematica? Molti credono che le procedure da seguire per trasmettere il proprio CV al potenziale datore di lavoro non si differenzino rispetto ad una candidatura face to face, con il recapito delle proprie credenziali direttamente all’ufficio personale o al proprietario dell’azienda. Ma non è affatto così. Come spiegano gli esperti in human resources, se il curriculum viene inviato online vi sono alcuni aspetti per così dire “tecnici” da tenere in considerazione, oltre alle regole base di redazione di un buon documento. Scopriamoli insieme.

  1. Sintesi. In linea di massima il curriculum non dovrebbe superare le due pagine di lunghezza, onde evitare di “stancare” chi lo consulta: in linea di massima ogni Cv resta nelle mani del reclutatore per 10-15 secondi, tempo nel quale deve convincerlo della bontà della nostra candidatura. La cosa fondamentale è fornire informazioni chiare e precise sulle esperienze e competenze specifiche per quel determinato impiego, che ci garantiscono un vantaggio rispetto agli altri candidati. Se il datore di lavoro sarà colpito dal nostro profilo, sarà lui stesso a chiederci degli approfondimenti durante il colloquio motivazionale.
  2. Compatibilità. Poiché non sappiamo quale sistema applicativo sia impiegato dall’inserzionista, è importante trasmettere il testo in un formato compatibile con la maggior parte dei programmi di lettura: meglio quindi evitare il Word, che potrebbe dare dei problemi, e salvare il proprio CV in formato .txt o .pdf.
  3. “SEO”. Chi ha un po’ di esperienza con la scrittura web, sa quanto contino le keywords  nel garantire il posizionamento di un sito. Lo stesso vale per i CV: non preoccupatevi tanto del loro aspetto grafico (a meno che, ovviamente, non vi candidiate per un lavoro attinente al design od alla grafica pubblicitaria, nel qual caso anche la cura formale del vostro documento contribuirà a testimoniare la vostra preparazione); cercate invece di valorizzare, attraverso l’inserimento delle opportune parole chiave attinenti al profilo ricercato, il vostro curriculum nel cyberspazio.
  4. Formattazione. Salvo i casi di cui sopra, dove l’impiego di particolari effetti grafici può costituire un valore aggiunto (purché impiegati con la giusta cognizione di causa), in generale preferite font e caratteri semplici, riservate il grassetto esclusivamente a titoli di sezione volti a scandire le aree del vostro CV (dati anagrafici, esperienze, percorso di studi, etc.), evitate cornici e sottolineature/evidenziature, a vostro credito impiegate il corsivo per i titoli delle vostre eventuali pubblicazioni o altre qualifiche distintive individuali, secondo le regole sottese alle diverse aree di candidature (in genere, un CV di target tecnico-scientifico non impiega il corsivo, uno rivolto ad un’utenza umanistica prevede il corsivo secondo gli usi tipici delle note bibliografiche)
  5. Dati personali. Tra i dati personali, che indicherete nel curriculum, ricordate di segnare, accanto al numero di telefono aggiornato, anche il vostro indirizzo email (quello personale, non l’aziendale!): non date per scontato che il reclutatore lo recuperi dalla vostra candidatura, poiché spesso la visione dei curricula ricevuti avviene a posteriori. Se utilizzate skipe, potete fornire anche il vostro account per un contatto veloce.
  6. Salva e stampa. Qualora veniate contattati per il colloquio motivazionale, ricordate di portare con voi una copia del curriculum inviato, così da poterlo consegnare se richiestovi. Rileggendolo, eviterete inoltre di  mostrarvi sorpresi alla richiesta di chiarimenti della motivazione con cui avete sostenuto la vostra candidatura
  7. CCN. Qualora utilizziate lo stesso CV per inviarlo in simultanea a più destinatari, fate in modo che ciascun ricevete non veda gli indirizzi degli altri: evitate quindi la funzione cc della posta elettronica, ma inviate il documento via mail con il ccn. Anche nel caso di “inoltro” di una precedenze comunicazione ad un altro inserzionista, ricordate di rimuovere l’indirizzo del destinatario precedente e modificare l’oggetto, in modo che non compaia la formula FWD, che potrebbe risultare un indice di scarso interesse per la mansione proposta.
  8. I canali giusti. Una volta creato il vostro documento, potrete caricarlo direttamente su alcune banche-date online, che fungono da punto di raccordo tra le diverse offerte di lavoro e gli aspiranti candidati, possibilmente accompagnandolo con una lettera motivazionale e prevedendo l’inserimento di allegati, certificanti le vostre esperienze; alcune aziende prevedono inoltre all’interno del proprio sito una sezione “Lavoro con noi”/”Job opportunities” attraverso la quale gli interessati possono trasmettere il proprio cv per candidarsi ad una delle posizione aperte o per una candidatura spontanea per futuri incarichi disponibili presso quella determinata azienda (in genere è prevista la compilazione del documento direttamente online attraverso delle form). Infine potete inviare direttamente il vostro CV alla casella di posta del responsabile dell’area personale di un’azienda, presso la quale vi piacerebbe lavorare, o di cui avete letto le notizie offerte lavoro: in questo caso non serve preoccuparsi delle keywords da inserire nel proprio documento, ma ricordate di accompagnare sempre il CV con una lettera di presentazione motivazionale.

 

 

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